di Fernanda Moneta
Il film Hungry Hearts di Saverio Costanzo distribuito dalla 01 Distribution-Rai Cinema – accolto con favore all’ultimo Festival di Venezia con protagonisti Adam Driver e Alba Rohrwacher, entrambi vincitori della Coppa Volpi per la migliore interpretazione a Venezia – è stato designatoFilm della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) di cui è presidente Franco Montini.
La motivazione che accompagna il prestigioso riconoscimento nazionale è:
“Pur affrontando temi noti e dibattuti, come la difficoltà di essere genitori; l’arrivo di un figlio che distrugge gli equilibri di coppia; la fragilità dell’amore materno, Saverio Costanzo evita di realizzare un film a tesi. Il regista non esprime giudizi morali, ma, attraverso una convincente messa in scena, punta sull’intensità e l’emozione, creando una tensione che nasce dall’attenta osservazione della realtà, lontano da ogni retorica familiare”.
L’essere umani (e non disumani, ad esempio) ha sue proprie prassi.
Se lasciato a se stesso, libero, il dna umano guida i comportamenti come un pilota automatico, riportandoci a percorrere sempre le stesse strade, anche se, grazie a un gioco di illusioni e autoillusioni, ci sembrano nuove.
Ma in buona parte, il dna umano è assimilabile a quello dei predatori.
Ecco che l’etica, quando non la religione, provano a farci andare oltre la meravigliosa banalità della vita, oltre la scansione della propria mente, lo scandaloso e sempre vivo balletto quotidiano del cane mangia cane. Basta aprire gli occhi e, aggiungerei, alzare la testa.
Pubblicato su: Art a part of cult(ure)
ISSN: 281-4760
Data: 16 gennaio 2015